De Libertate
Giornale scolastico L.S. Ignazio Vian
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venerdì 30 marzo 2012
Seduto al tavolino
“Sono
qui seduto al tavolino, di fronte alla finestra. Sto guardando il mare.
Il dottore dice che mi fa bene, e che se respiro tanto vicino all'acqua
non lo dovrò più vedere. Io lo farò, perchè non mi piace proprio la sua
faccia.
Voglio disegnarlo il mare. Papà mi ha regalato tanti fogli
bianchi dove posso disegnare tutto quello che voglio. A papà piacciono
le cose che disegno: mi sorride sempre e poi mi porta in braccio tutto
il tempo, dopo un po' mi mette giù e mi inizia a fare il solletico. A me
piace ridere con papà.
Inizio a disegnare con il blu: mi piace il
blu, è il colore degli occhi di nonno. Quando mi prende in braccio ogni
volta che mi incontra, mi fissa con quegli occhi così belli che vorrei
sempre fossero puntati su di me. Il nonno sorride quando mi guarda. Ogni
tanto lo faccio arrabbiare, però poi mi perdona e mi sorride ancora.
Quando gli altri sorridono piace sorridere anche a me, non mi piace
sorridere quando gli altri sono tristi. Anzi, proprio non ci riesco.
Quando so che ho fatto qualcosa di brutto, mi dispiaccio. Quando chiedo
scusa, dopo un po' tornano a sorridere tutti, e gli sorrido anche
io:perchè fare la pace è una cosa bella e è una cosa per cui bisogna
essere felici. Alcune volte vedo però dei miei amici sempre tristi. Non
ridono mai, non disegnano mai. Io non so cosa farei il pomeriggio se non
potessi disegnare: è una cosa così bella! A volte mi vergogno perchè
non li vedo neanche quando entro in classe. Sembra quasi non ci siano e
si materializzino solo al momento dell'appello per poi scomparire di
nuovo. Gli vorrei chiedere”Ehi, ma sei vivo?” però poi non lo faccio, è
una domanda strana da fare. Un po' complicata, perchè effettivamente
siamo vivi tutti e due perchè respiriamo e camminiamo. Però siamo
diversi, perchè a me mi notano tutti, mentre a loro nessuno li guarda.
Non perchè sono brutti o perchè io mi metto in mostra. Non lo so perchè.
È come se si volessero punire da soli per qualcosa... eppure sono così
buoni, non fanno mai nulla!!! non sono dei monelli come me, anche le
maestre lo dicono. Li sento intervenire raramente, e sono
ultrasensibili. Rispondono sempre uguale alla stessa domanda. Se mi
chiedi “come stai” io ti rispondo un giorno “bene” il giorno dopo magari
“benissimo” ma il giorno dopo ancora di potrei rispondere “benino”.
Loro dicono sempre “bene” ma non sorridono mai e scappano sempre.
Ho finito il mio mare, è proprio bello. Non ci assomiglia molto al mare
che vedo qua dalla finestra, però è un mare anche quello che ho
disegnato io. Ci ho disegnato pure una barca a vela tra le onde sulla
riga(mi ha detto nonna che si chiama orizzonte, e che là si divide il
mare dal cielo, e che là dietro va a dormire il sole). Io da grande
voglio diventare un bravo marinaio e imparare a gestire una barca:
voglio andare a vedere dove riposa il sole, dalla finestra non lo posso
vedere, l'orizzonte copre tutto! Ora lo dico anche a mamma. Mamma è così
bella, è alta alta e ha i capelli come i miei,solo più lunghi. Mi
prende in braccio e mi da tanti baci, le piace proprio il disegno che ho
fatto. Mi mette un cappellino a forma di barchetta in testa e mi dice
che sarò proprio un bell'ometto. Poi piange. Perchè piangi mamma? Perchè
sono felice, mi dice. E perchè piangi se sei felice? Non sei troppo
felice allora!
A distanza di anni ricordo ancora la
risposta:”Amore mio, sono tanto felice invece. Così tanto che un po' di
felicità deve uscire in questo modo perchè non la posso tenere tutta
dentro. Sono felice di essere la tua mamma e che tu sia il mio bambino.
Sono felice di poter litigare con te ogni tanto e poi fare la pace. Sono
felice di vederti sognare e di poterti dare una mano a realizzare i
tuoi sogni. Sono felice di poter parlare con te e darti dei
consigli,sono felice di vederti sorridere mentre disegni.” Poi è entrato
papà e ci ha abbracciato forte.
Io ho ancora potente quella voce
dentro di me che grida :”Tu esisti! Con tutti i tuoi sogni,capacità e
difetti! Esisti! Ascoltati, ascolta i tuoi bisogni e le tue possibilità,
perdona i tuoi errori, rafforza la tua identità! Datti il permesso di
esistere ogni giorno, di non essere trasparente anche per te stesso.
Datti il permesso di vivere!” Perchè il permesso ci deve esser dato sì
dall'esterno, ma in primis da noi stessi.”
Flavia Lamagna
Questo
racconto dei pensieri di un bambino poi diventato adulto ha un punto
cardine: il permesso di esistere. Sembra una cosa semplice, come far
entrare aria nei polmoni. Eppure questo è il primo permesso che il mondo
ci deve dare e che dobbiamo dare a noi stessi: quello di vivere, di
esserci, di esistere,appunto, con tutti i nostri pregi e difetti,
mancanze e capacità,sogni e impegni. Quali permessi dobbiamo chiedere al
mondo ogni giorno? O meglio, quali permessi ci dobbiamo dare ogni
giorno, ogni attimo, per stare bene? Perchè se il permesso ci viene dato
dal mondo ma non da noi stessi, si vive sempre un disagio che si
nasconde viscido tra le nostre azioni e i nostri pensieri.
Ci
siamo interrogati su questo, Venerdì 16 Marzo: quale permesso avremmo
concesso ai bambini che eravamo? Parteciperemo ad altri due incontri,
mediati dal professor Dipalo e dalla professoressa Filoni. Permesso di
esprimersi, di esistere, di perdonarsi, di non farsi influenzare. E
tanti altri.
Il titolo del progetto è “Cura di sé in comunità per
orientarsi nella vita,nello studio,nella scelta universitaria”: doveva
ricoprire sedici ore di incontri, ma non essendo stato nella top list
dei votati al Collegio Docenti, questo corso non è stato finanziato.
Volendo dare comunque ai giovani la possibilità di conoscere meglio se
stessi e affrontare le difficoltà proposte dalla vita, il progetto è
stato iniziato durante la cogestione: essendoci state molte risposte
positive, i professori ci hanno proposto di partecipare a questi
incontri, tre incontri totali di due ore ciascuno.
Ci sono
domande che solleticano la sensibilità di ognuno. La sensibilità sembra
qualcosa di fuori moda in questo mondo che gira così veloce. Eppure è
sempre lì.
Flavia Lamagna, Giulia Amici,
Alexandra Tirmes, Federica Rabbai,
Matilde Scuderi
mercoledì 14 marzo 2012
Piccolo editoriale...
De Libertate è giunto al quinto numero. Siamo contenti del lavoro sin qui svolto, ma vorremmo servire ancora meglio i nostri lettori, dentro e fuori il liceo Vian. Per questo riteniamo sia giunto il momento di provare a dare al giornalino un’impronta che ci aiuti a focalizzare con più attenzione le vicende e le problematiche della nostra scuola o quelle che, comunque, ci riguardano in modo più diretto perché collegate al nostro territorio e alla nostra condizione di studenti e giovani cittadini. A tale scopo, da circa una settimana è nato anche il blog di questo giornale. Vorremmo servisse non solo a diffondere i nostri (e vostri) articoli e commenti sul web, ma anche a rendere più direttamente partecipativa la nostra vita scolastica. Infatti nel blog è stata aperta una sezione appositamente pensata per proporre iniziative, evidenziare problematiche, raccontare esperienze particolarmente significative sia sul piano didattico che umano. Ci piacerebbe che voi partecipiate a questa nostra iniziativa, col segnalarci in particolare, entro la fine di maggio 2012, le iniziative e i corsi che avete trovato più proficui e stimolanti nel corso della passata “tre giorni” di cogestione. Questo per far sì che i docenti “di buona volontà” (qualcuno c’è, come hanno evidenziato anche i nostri rappresentanti) nel Collegio di giugno, che si tiene in vista del prossimo anno scolastico, possano formulare proposte per quanto possibile in linea con i desideri e le esigenze di noi studenti.
martedì 13 marzo 2012
Extensive Reading
This year the school has participated in an innovative programme called ‘Extensive Reading.’
It is being run as a pilot programme in a limited number of schools in and around Rome and is the first of its kind in Italy. The project is run in conjunction with the British Council and is part of an initiative to promote Extensive Reading in the classroom. The group meets twice a month and the emphasis is on reading for pleasure and reading at a level suitable to each individual student. When students read ‘extensively’ they read quickly, fluently, with adequate comprehension so the books chosen must be relatively easy. Focus is placed on a relaxed, tension-free learning environment and activities range from oral book summaries to written exercises, viewing of DVDs’ and various follow-up activities.
Research has shown that ER compared to traditional methods of language teaching allows the students to meet the language in its natural context. It also builds vocabulary, helps students get a sense of how grammatical patterns work and builds their confidence, motivation and an enjoyment of ‘reading for pleasure’ which undoubtedly makes students more effective language users. The library of books used in the project are ‘Bookworms’ Graded Readers, written especially for language learners to build their speed and fluency and are chosen taking into consideration the students personal interests and preferences. The books are accompanied by Audio CDS and Multi ROMs allowing participants to model their pronunciation on native speakers. All types of books are used: novels, fact files, thrillers, classics, crime and mystery, adventure and human interest.
It is being run as a pilot programme in a limited number of schools in and around Rome and is the first of its kind in Italy. The project is run in conjunction with the British Council and is part of an initiative to promote Extensive Reading in the classroom. The group meets twice a month and the emphasis is on reading for pleasure and reading at a level suitable to each individual student. When students read ‘extensively’ they read quickly, fluently, with adequate comprehension so the books chosen must be relatively easy. Focus is placed on a relaxed, tension-free learning environment and activities range from oral book summaries to written exercises, viewing of DVDs’ and various follow-up activities.
Research has shown that ER compared to traditional methods of language teaching allows the students to meet the language in its natural context. It also builds vocabulary, helps students get a sense of how grammatical patterns work and builds their confidence, motivation and an enjoyment of ‘reading for pleasure’ which undoubtedly makes students more effective language users. The library of books used in the project are ‘Bookworms’ Graded Readers, written especially for language learners to build their speed and fluency and are chosen taking into consideration the students personal interests and preferences. The books are accompanied by Audio CDS and Multi ROMs allowing participants to model their pronunciation on native speakers. All types of books are used: novels, fact files, thrillers, classics, crime and mystery, adventure and human interest.
For more information, you can visit The Extensive Reading Foundation at : www.erfoundation.org and www.oup-bookworms.com
Anyone wishing to find out more is welcome to join in at one of the meetings, just come along!
Anyone wishing to find out more is welcome to join in at one of the meetings, just come along!
Angela Webb
A metà dell'anno...
Dal momento che è trascorso più di metà anno scolastico è ora anche di fare un po’ il punto della situazione con i nostri rappresentanti e di domandarci anche noi quali progetti sono stati realizzati o verranno realizzati e come.
Intervista a cura di Karim Dimashki
Intervista a cura di Karim Dimashki
Rappresentanti
1- Che aspettative avevi all'inizio dell'anno in qualità di rappresentante degli studenti?
2- Si stanno realizzando?
3- Come procede la realizzazione dei programmi che avevate proposto durante le elezioni?
4- Ti ritieni soddisfatto di quanto siete riusciti a fare finora? Di cosa in particolare?
5- Cosa vorresti riuscire a realizzare prima della fine dell'anno scolastico?
6- Qualcosa che avresti voluto fare e che non sei riuscito a fare?
7- Progetti per il prossimo anno?
2- Si stanno realizzando?
3- Come procede la realizzazione dei programmi che avevate proposto durante le elezioni?
4- Ti ritieni soddisfatto di quanto siete riusciti a fare finora? Di cosa in particolare?
5- Cosa vorresti riuscire a realizzare prima della fine dell'anno scolastico?
6- Qualcosa che avresti voluto fare e che non sei riuscito a fare?
7- Progetti per il prossimo anno?
Leonardo Romeo
1/2 - in qualità di rappresentante all'inizio dell'anno mi aspettavo che, a differenza degli altri anni, vi fosse una maggiore partecipazione da parte degli studenti nella vita scolastica, e come abbiamo potuto constatare anche con gli altri rappresentanti questa aspettativa si è realizzata pienamente, e si sta consolidando con il passare del tempo.
3 - Per il momento abbiamo concentrato tutta la nostra attenzione e le nostre energie alla buona riuscita della cogestione compatibilmente con gli impegni scolastici e, considerando che le elezioni sono state effettuate a novembre, possiamo essere contenti del lavoro svolto.
4 - Mi ritengo abbastanza soddisfatto soprattutto per la riuscita della cogestione, e perchè, come ho già detto in precedenza, dietro l'organizzazione c'è stata la partecipazione di un gran numero di studenti; ma un merito va sicuramente dato anche all'organizzazione dell'assemblea molto interessante di novembre, sulla situazione economica drammatica che stiamo vivendo in questo periodo e per l'assemblea di natale che è stata anche molto divertente.
5 - Prima della fine dell'anno sicuramente noi rappresentanti ci dedicheremo all'organizzazione di altre assemblee che riguarderanno temi importanti e ovviamente ci aspetteremo la stessa partecipazione che c'è stata fino a questo momento.
6 - Una cosa che avrei voluto fare e che era anche il punto centrale del programma elettorale della nostra lista era l'"autogestione", ovvero un momento simile alla cogestione, durante il quale si analizzano e commentano temi d'attualità che durante il normale svolgimento delle lezioni vengono spesso omessi, ma che a differenza della cogestione viene organizzato senza l'aiuto e il controllo da parte dei professori, ma valorizzando l'impegno degli studenti e la loro responsabilità; a questo punto mi sento in dovere nel portare una critica a quasi tutto il corpo docenti, salvo pochi, che, dopo aver approvato la cogestione nel collegio, si sono dimostrati non partecipativi e totalmente indifferenti nell'organizzazione di un periodo così importante per ogni studente. Non abbiamo potuto organizzare l'autogestione perchè il consiglio d'istituto ha espresso il suo parere contrario affermando la sua illegalità, anche se è una pratica che si realizza in molte scuole di Roma e d'Italia.
7 - Per adesso non penso a ciò che accadrà il prossimo anno ma penso solo a chiudere al meglio questo, dedicandomi insieme agli altri rappresentanti nell'organizzazione di progetti importanti ed interessanti.
3 - Per il momento abbiamo concentrato tutta la nostra attenzione e le nostre energie alla buona riuscita della cogestione compatibilmente con gli impegni scolastici e, considerando che le elezioni sono state effettuate a novembre, possiamo essere contenti del lavoro svolto.
4 - Mi ritengo abbastanza soddisfatto soprattutto per la riuscita della cogestione, e perchè, come ho già detto in precedenza, dietro l'organizzazione c'è stata la partecipazione di un gran numero di studenti; ma un merito va sicuramente dato anche all'organizzazione dell'assemblea molto interessante di novembre, sulla situazione economica drammatica che stiamo vivendo in questo periodo e per l'assemblea di natale che è stata anche molto divertente.
5 - Prima della fine dell'anno sicuramente noi rappresentanti ci dedicheremo all'organizzazione di altre assemblee che riguarderanno temi importanti e ovviamente ci aspetteremo la stessa partecipazione che c'è stata fino a questo momento.
6 - Una cosa che avrei voluto fare e che era anche il punto centrale del programma elettorale della nostra lista era l'"autogestione", ovvero un momento simile alla cogestione, durante il quale si analizzano e commentano temi d'attualità che durante il normale svolgimento delle lezioni vengono spesso omessi, ma che a differenza della cogestione viene organizzato senza l'aiuto e il controllo da parte dei professori, ma valorizzando l'impegno degli studenti e la loro responsabilità; a questo punto mi sento in dovere nel portare una critica a quasi tutto il corpo docenti, salvo pochi, che, dopo aver approvato la cogestione nel collegio, si sono dimostrati non partecipativi e totalmente indifferenti nell'organizzazione di un periodo così importante per ogni studente. Non abbiamo potuto organizzare l'autogestione perchè il consiglio d'istituto ha espresso il suo parere contrario affermando la sua illegalità, anche se è una pratica che si realizza in molte scuole di Roma e d'Italia.
7 - Per adesso non penso a ciò che accadrà il prossimo anno ma penso solo a chiudere al meglio questo, dedicandomi insieme agli altri rappresentanti nell'organizzazione di progetti importanti ed interessanti.
Agnese Bonato
1- Le mie aspettative, anzi quelle di tutti i partecipanti alla lista, erano decisamente poche ma chiare e semplici: creare un'unione forte e compatta tra gli studenti che li portasse a vivere consapevolmente ogni tipo di esperienza scolastica, coinvolgerli quanto più possibile nelle scelte scolastiche e aggiornare loro nel momento in cui si fosse presa una qualsiasi decisione burocratico-amministrativa in sede di Consigli d'Istituto o assemblee con Consulte e Giunte varie (il liceo è appesantito enormemente dalla presenza di centomila organi adibiti a prendere determinate decisioni), fare sì che ogni studente potesse affermare che "LIBERTÀ è PARTECIPAZIONE" come diceva il grandissimo Giorgio Gaber.
2- Penso che la risposta non possa che essere super affermativa: si! Sinceramente quest'anno sono molto felice di ciò che sta accadendo all'interno della scuola: comitati interessanti e partecipati, assemblee con molta affluenza e decisamente coinvolgenti, studenti pronti a sobbarcarsi di lavoro (vedi tutto quello che sono stati in grado di organizzare e realizzare per la cogestione), inoltre una totale e molto confortante fiducia in noi rappresentanti che quest'anno siamo davvero molto uniti e decisi a darci da fare.
3- Per rispondere a questa domanda devo fare una piccola introduzione. Il nostro programma era decisamente "fuori dal comune", per questo ci era stato ampliamente criticato, non avevamo inserito veri e proprio punti di carattere tecnico che scandissero obiettivi di tipo "pratico". I nostri punti d'arrivo erano molto più concreti e poco dispersivi, abbiamo ritenuto opportuno evitare di riempire le menti di tante belle cose che non saremmo mai riusciti a realizzare e fornire soltanto una chiara e lucida idea della nostra visione di comunità scolastica. Oggi posso affermare che i punti che avevamo proposto come lista si stanno avverando molto più velocemente di quanto non avessimo sperato, tutto ciò non è solo merito mio ovviamente ma anche di Leonardo, Iacopo e Matteo.
4- Mi ritengo molto soddisfatta, in particolare dell'esperienza di cogestione. Nonostante svariati imprevisti, dei quali per altro non posso che dirmi responsabile, ritengo che la cogestione sia stata gestita, vissuta e interpretata nella maniera migliore. Dopo il primo Comitato convocato per iniziare l'organizzazione mi sono subito resa conto che ce l'avremmo potuta fare, ogni ragazzo era venuto con la voglia di aiutare, di prendersi le proprie responsabilità e lavorare. Durante questi incontri il clima era splendido: oltre a discutere di argomenti inerenti alla cogestione si è creata una piacevole armonia tra i partecipanti. Il momento della realizzazione è stato al contempo stressante e divertente. Il servizio d'ordine è stato impeccabile, gli invitati esterni (quelli che sono venuti -.-) disponibili e molto preparati infine i corsi divertenti, interessanti o persino emozionanti. L'unica remora che ho nasce dal poco interesse che abbiamo notato da parte della stragrande maggioranza dei professori. Non per questo potrei scordarmi di dire che i docenti che ci hanno supportato, organizzando il progetto o tenendo corsi, sono stati incredibili e fondamentali. Spero che quest'esperienza si ripeta e si sviluppi ancora meglio!
5- Vorrei... ... vorrei che riuscissimo a coinvolgere tutti i ragazzi di Anguillara nella protesta contro l'assegnazione al Liceo Mattei di Cerveteri di aule nella loro sede. Per il resto vorrei che tutti continuassimo così, la nostra scuola non è un organismo complesso come vogliono farci credere, basta davvero che tutti lo capiscano e facciano quel che basta uniti.
6- Per ora non ho nessun rimpianto né insoddisfazione dovuta all'insuccesso, come ho detto sopra mi sarebbe piaciuto che la cogestione fosse perfetta ma purtroppo ho fatto qualche errore nell'organizzazione.
7- Spero che i miei progetti per il prossimo anno riguardino concretamente me e solo me: Facoltà di Medicina! Ma sono sicura che il Vian non potrà che migliorare.
3- Per rispondere a questa domanda devo fare una piccola introduzione. Il nostro programma era decisamente "fuori dal comune", per questo ci era stato ampliamente criticato, non avevamo inserito veri e proprio punti di carattere tecnico che scandissero obiettivi di tipo "pratico". I nostri punti d'arrivo erano molto più concreti e poco dispersivi, abbiamo ritenuto opportuno evitare di riempire le menti di tante belle cose che non saremmo mai riusciti a realizzare e fornire soltanto una chiara e lucida idea della nostra visione di comunità scolastica. Oggi posso affermare che i punti che avevamo proposto come lista si stanno avverando molto più velocemente di quanto non avessimo sperato, tutto ciò non è solo merito mio ovviamente ma anche di Leonardo, Iacopo e Matteo.
4- Mi ritengo molto soddisfatta, in particolare dell'esperienza di cogestione. Nonostante svariati imprevisti, dei quali per altro non posso che dirmi responsabile, ritengo che la cogestione sia stata gestita, vissuta e interpretata nella maniera migliore. Dopo il primo Comitato convocato per iniziare l'organizzazione mi sono subito resa conto che ce l'avremmo potuta fare, ogni ragazzo era venuto con la voglia di aiutare, di prendersi le proprie responsabilità e lavorare. Durante questi incontri il clima era splendido: oltre a discutere di argomenti inerenti alla cogestione si è creata una piacevole armonia tra i partecipanti. Il momento della realizzazione è stato al contempo stressante e divertente. Il servizio d'ordine è stato impeccabile, gli invitati esterni (quelli che sono venuti -.-) disponibili e molto preparati infine i corsi divertenti, interessanti o persino emozionanti. L'unica remora che ho nasce dal poco interesse che abbiamo notato da parte della stragrande maggioranza dei professori. Non per questo potrei scordarmi di dire che i docenti che ci hanno supportato, organizzando il progetto o tenendo corsi, sono stati incredibili e fondamentali. Spero che quest'esperienza si ripeta e si sviluppi ancora meglio!
5- Vorrei... ... vorrei che riuscissimo a coinvolgere tutti i ragazzi di Anguillara nella protesta contro l'assegnazione al Liceo Mattei di Cerveteri di aule nella loro sede. Per il resto vorrei che tutti continuassimo così, la nostra scuola non è un organismo complesso come vogliono farci credere, basta davvero che tutti lo capiscano e facciano quel che basta uniti.
6- Per ora non ho nessun rimpianto né insoddisfazione dovuta all'insuccesso, come ho detto sopra mi sarebbe piaciuto che la cogestione fosse perfetta ma purtroppo ho fatto qualche errore nell'organizzazione.
7- Spero che i miei progetti per il prossimo anno riguardino concretamente me e solo me: Facoltà di Medicina! Ma sono sicura che il Vian non potrà che migliorare.
Studenti
Gabriele Serafini
1- Che aspettative avevi all'inizio dell'anno rispetto alle attività della scuola e alle promesse delle liste?
Devo essere sincero, quest'anno ero molto pessimista rispetto alle attività scolastiche, l'unica mia aspettativa per quest'anno era che più gente degli anni scorsi partecipasse alle assemblee. Già all'inizio dell'anno pensavo che sarebbe stato un anno di scuola “normale”, senza particolari attività. Purtroppo ciò che le liste propongono a inizio anno non si riesce mai a realizzare, almeno non del tutto; e questo non perché chi viene eletto dimentica ciò che si era impegnato a fare, ma perché oggettivamente è difficile che noi studenti riusciamo a fare tutto quello che vorremmo: ricordiamoci che a scuola non siamo soli, sono i docenti (giustamente, secondo me) che hanno un peso importantissimo nelle decisioni.
2- Si stanno realizzando?
Ovviamente essendo partito abbastanza pessimista, tutto ciò che arriva è un di più! Riguardo le assemblee, ho notato con piacere che, almeno le prime, sono state molto partecipate: mi auguro che questa tendenza venga confermata. Riguardo la cogestione, penso sia stata organizzata al meglio delle nostre possibilità, e questo grazie al grande lavoro dei rappresentanti di istituto e a tutti coloro che hanno partecipato ai comitati studenteschi. Non è stata perfetta, come ogni cosa, ma penso che sia stata un'esperienza positiva da cui partire magari per migliorare ancora l'anno prossimo.
3- Come procede secondo te la realizzazione dei programmi?
Come ho già detto è praticamente impossibile che nel corso dell'anno si riesca a realizzare tutto ciò che era stato proposto. Comunque considero positivamente il fatto di essere riusciti ad avere una buona cogestione. Su altri punti, purtroppo, si è lasciato un po' perdere, e penso ad esempio alla proposta dei giornali nelle classi.
4- Ti ritieni soddisfatto di quanto fatto sinora? Di cosa in particolare?
Nel complesso il mio giudizio su quanto fatto rispetto alle mie aspettative è positivo, anche se penso che adesso non ci si debba fermare qui. Come ho già detto sono rimasto piacevolmente colpito dall'organizzazione della cogestione.
5- Cosa vorresti fosse realizzato prima della fine dell'anno scolastico?
Un punto in particolare dei programmi delle liste di inizio anno penso possa essere realizzato, ed è quello riguardo ai giornali nelle classi, di cui ho già detto. Per me basterebbe la volontà di impegnarsi veramente in questo... Poi se la cosa si rivela veramente irrealizzabile, beh, pazienza.
6- Qualcosa che avresti voluto fare e che non sei riuscito a fare?
La prima cosa che mi viene in mente è sicuramente un viaggio di istruzione, è un vero peccato che anche quest'anno solo poche classi lo faranno. Tuttavia, cercando di mettermi nei panni dei professori, mi rendo conto che per loro accompagnare una classe in una gita (e cercare di fare in modo che il viaggio sia veramente di istruzione) non è un impegno da poco.
Poi, ma questa è una cosa più personale, avrei voluto partecipare attivamente all'organizzazione della cogestione, ma per mancanza di tempo (e anche un po' di pigrizia, sono sincero) non l'ho fatto.
7- Progetti e/o idee per il prossimo anno?
L'anno prossimo dovremmo puntare prima di tutto (e come ogni anno, secondo me) a riempire le assemblee e in generale aumentare il coinvolgimento. Fatto questo (è una parola!) si può pensare di riproporre la cogestione cercando di migliorare quello che quest'anno non ha funzionato. Non aggiungo altro perché penso che questi obbiettivi siano già impegnativi da soli, ma sono anche i più realizzabili.
A ogni azione corrisponde una reazione. Uguale e contraria.
Liceo Artistico. Wow! Pensa che bello averne uno qui vicino,anche solo una sezione. Perchè non ad Anguillara. Fantastico! Già. Attenzione, vi sto per raccontare una bella storia.
2 Dicembre 2010: la provincia di Roma assegna a lavori ultimati al Liceo Vian, per necessità del nostro istituto e per offrire una nuova offerta formativa al Comune di Anguillara, un nuovo edificio scolastico di quindici aule (con aule speciali, biblioteca, sala professori, atrio, uffici, servizi e palestra con relativi servizi, sala medica e gradinate per gli spettatori).Nella “Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana” nella parte inerente al Ministero della Pubblica Amministrazione, viene spiegato nell'articolo 33,comma 2, che al Consiglio d'Istituto spettano le deliberazioni relative all' “utilizzazione di locali,beni o siti informatici appartenenti all'istituzione scolastica da parte di soggetti terzi”. 17 Febbraio 2012: il nostro istituto invia una mail al MIUR, al Ministero dell'Economia e Finanze, al Presidente della Provincia e all'assessore alle Politiche della Scuola della Provincia di Roma, che ha per oggetto il Piano di Dimensionamento delle Istituzioni Scolastiche per l'anno 2012-2013, con in allegato un estratto dal verbale del Consiglio d'Istituto del 15 Febbraio, dove era stato posto come punto all'ordine del giorno proprio il Piano: nella delibera regionale n.°42 del 3 Febbraio veniva prevista l'attivazione a cura dell'Istituto Mattei di Cerveteri del liceo artistico presso i locali della scuola di Anguillara. I nostri locali. Ma non spettava al Consiglio d'Istituto questa scelta? Nel verbale infatti viene fatta notare non solo la mancata specificazione dei locali da utilizzare, ma anche la presenza di una giacente richiesta del Vian per l'attivazione presso quelle aule di un altro corso di Linguistico, e poi propongono tre alternative per quelle cinque aule rimanenti (le altre dieci sono già in uso per due corsi di Liceo scientifico): una di queste è proprio l'attivazione di un liceo artistico da parte del Vian (come è stato anche richiesto dal Comune). Appellandosi all'articolo 33, il Consiglio rivendica la proprietà di quelle aule. 21 Febbraio 2012: esce il Decreto n 22 della USR Lazio concernente il piano di dimensionamento per l' a.s. 2012.2013. Per l'IIS Mattei di Cerveteri viene attivato il liceo artistico nella sezione staccata di Anguillara Sabazia di nuova istituzione. Nuova istituzione di cosa? La struttura è già esistente! Per non parlare poi che questa nuova attivazione porterebbe alla soppressione della ragioneria del Mattei. Ma questo sembra un errore “di battitura” da correggere. Costo totale dell'istituto di Anguillara,così facendo, di 10000 euro (attuale “soli” 45000).
Professori, preside: non si sapeva già da tempo della richiesta per l'artistico nei nostri locali da parte del Mattei? Perchè non si è potuto prevenire questa situazione? Non credo, e mi auguro che così sia veramente, ci sia una mancanza di volontà, mai oserei accusare nessuno di tale indolenza. L'opportunità per l'offerta formativa è grande,d'accordo, ma il gioco vale la candela? L'istituto verrà diviso in due da grate, convivranno nello stesso istituto due dirigenze e doppio sarà il personale ATA.... Conseguenza naturale è quindi il raddoppiamento dei costi. Due istituti, due mondi diversi sotto lo stesso tetto,che devono seguire due routine diverse.
Ma ragazzi, seriamente.... Quanto vi va di essere divisi? Quanto vi piace questa barriera, a mo’ di carcere? La volete? No? E allora fatevi sentire, urlatelo. Non è una situazione vivibile, non è bello essere spaccati a metà. Fatevi sentire, non importa che abbiate 14, 15, 16 anni. Fatevi sentire ragazzi, non diventate altre pedine che qualcuno deve muovere, non siate numeri da prendere e spostare dove più fa comodo. Urlate, arrabbiatevi, chiedete spiegazioni, dialogate. C'è chi si è mosso troppo tardi, c'è chi non è mai partito. Noi siamo ancora in tempo. Non ci è stata chiesta la nostra opinione? Non importa, noi la vogliamo dare lo stesso. Non si sono fatti problemi a far coesistere due istituti nella stessa scuola senza pensare che potremmo essere sempre noi ad averla tutta? Non mi importa, dovete rispondere. Cadono tutti dalle nuvole perchè il Mattei ha chiesto ed ottenuto, per oscuri motivi, l'artistico nelle nostre aule? Va bene, ma non saremo di certo noi a star zitti. Non si è mai troppo piccoli per urlare, non si è mai troppo piccoli per avere un'opinione. Non si è mai in pochi per far valere la propria idea. Siete uniti? Volete rimanerlo? Uniti combattete. È la vostra scuola, sono i vostri spazi? Combattete per difenderli. Vi sembra anormale, disumano, un'assurdità e uno spreco l'ingresso di questo nuovo istituto diverso dal Vian in quella manciata di aule? Combattete per difenderle tutte. Nessuna esclusa. Fatevi sentire finchè non avrete risposta, urlate finchè qualcuno non vi darà un motivo per smettere, arrabbiatevi finchè non otterrete ciò che è giusto che voi abbiate. È sfuggita la situazione di mano a qualcuno? Non importa, ora voi potete sottolineare l'errore in questa situazione. Ragazzi, amici, colleghi: non facciamo anche noi un errore stando in silenzio. A costo di diventare un problema (l'ennesimo per una dirigenza) fatevi sentire. Non è giocando a fare i sordi, i muti e i ciechi che possiamo cambiare le cose: lo vogliamo insegnare a qualcuno? Mettetevi in gioco, fate in modo di poter dire : “è stato fatto tutto il possibile”. Siate il cambiamento.
Ci riempiamo la testa di bei sogni: informatizzare la scuola, avere manuali di greco formato e-book, lezioni via skype... In questo dovremmo investire il denaro. In nuovi servizi, in ricerca, in cultura. E invece lo buttiamo così, al vento. Per dividere.
Io voto, firmo, combatto per l'unità e il progresso. E tu?
Flavia Lamagna
giovedì 8 marzo 2012
18 IUS SOLI
L'articolo 3 della nostra
Costituzione stabilisce il principio dell'uguaglianza tra le persone,
impegnando la Repubblica a rimuovere gli ostacoli che impediscano tale
raggiungimento. Purtroppo, nei confronti delle persone straniere questa norma
non è applicata. Infatti, secondo la legge in vigore, si può nascere in Italia
ma non essere considerati italiani. Tale problema coinvolge tutti coloro che,
pur essendo cresciuti nel nostro Paese, hanno genitori di origine straniera.
Tantissimi sono i ragazzi che come noi vanno a scuola, hanno amici e, soprattutto,
si sentono italiani. Ma alla maggiore età, questi sono costretti a un lungo
percorso burocratico per poter ottenere quel pezzo di carta che possa
permettere loro di dire finalmente: " L'Italia sono anche io!". Ed è
proprio per tali motivi che i ragazzi del "G2" ,(seconde
generazioni), il 2 Marzo 2012, presso il liceo Ignazio Vian di Bracciano, hanno
presentato agli studenti il film-documentario "18 IUS SOLI" con lo
scopo di sostenere la campagna nazionale "L'ITALIA SONO ANCH'IO" per
i diritti di cittadinanza e il diritto di voto. Tale iniziativa assegna allo
"ius soli", cioè il diritto di essere cittadini del nostro Paese
partendo dal luogo nel quale si nasce e non dalla discendenza di sangue, un
ruolo importante nella proposta di riforma della legge 91 del 1992. La
campagna L'ITALIA SONO ANCH'IO introduce il principio della ius soli che
prevede la cittadinanza italiana a tutti coloro che sono nati in Italia da
almeno un genitore soggiornante legalmente almeno da un anno.
Ius soli per i minori non nativi e che vanno a scuola:
I bambini che, nati in Italia da genitori privi di soggiorno,
possono diventare italiani con la maggiore età se ne fanno richiesta entro due
anni. Su richiesta dei genitori, possono ottenere la cittadinanza anche i
bambini frequentanti un corso di istruzione.
Adulti: per la cittadinanza 5 anni e su proposta del
sindaco:
L'ITALIA SONO ANCH'IO intende impegnare anche i
Sindaci, come vertici delle istituzioni più vicine ai cittadini, affinché
informino i ragazzi stranieri tra i 18 e i 19 anni riguardo le procedure da
seguire per la richiesta della cittadinanza italiana. Inoltre, tale domanda può
essere presentata anche da uno straniero legalmente soggiornante da 5 anni.
Se vogliamo possiamo agire da cittadini attenti! Tale
proposta, infatti, prevede anche il diritto di elettorato attivo e passivo
nelle elezioni comunali e provinciali... in poche parole aiutiamo i cittadini
stranieri che si sentono parte del nostro Paese a partecipare alla vita
pubblica a livello locale, non appena abbiano maturato cinque anni di regolare
soggiorno in Italia. "L'esercizio della cittadinanza è la possibilità di
partecipare alla vita e alle scelte della comunità di cui fa parte, con uguali
diritti e responsabilità." Sosteniamo insieme questa battaglia, cerchiamo
di portare il tema della cittadinanza al centro dei dibattiti pubblici e politici,
costruiamo insieme un futuro di convivenza, giustizia e uguaglianza migliori.
de Vicariis Lucrezia.
Aderisci e sostieni: sostieni anche tu la campagna! Visita il sito www.litaliasonoanchio.it
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